Un’indagine sulla penisola del Sinis
SOLIFLUSSO
/so·li·flùs·so/
Sostantivo Maschile. Comp. del lat. solum ‘suolo’ e fluxus ‘flusso’
Movimento verso il basso di una notevole quantità di terreno o di roccia incoerente -spesso causato da infiltrazioni di acque piovane- di natura lenta, che scivola su un substrato di argilla o di pietra levigata lungo un pendio poco inclinato.
Fulvio Fulvi – “Dizionario di Geografia Fisica”, 1996
Terra evoluta, territorio in evoluzione. Cammina in leggera discesa.
Prenuragico fenicio punico romano, penisola del Sinis, poi si rotola a mare.
Piano fertile. Stretto, strettoia. Medio campidano e fiume Tirso, fra boschi e canne.
L’acqua né dolce né salata. Salmastro, una benedizione.
Perché Cuccurru is Arrius è la collina fra i fiumi e ciba di pesce a valle chi mangia di suino a monte.
Naturalmente predispone per l’unione e naturalmente a vocare la frattura.
Contraddizione in termini esistenziali, legge del contrappasso di calcare e arenaria in movimento.
Cammina in leggera discesa e poi rotola a mare.
Si spezza, frastaglia, frantuma, trema, sobbalza, sotterra perde silenzio.
Giganti a Monte Prama, fratture ossee, come quelle della terra che li inghiotte e risputa.
5.178 in numero preciso. E’ un buon esercizio ricucire la storia. Sempre e comunque.
Scossa dal profondo. Malumore tellurico. Fronte franoso perenne.