• EASY RIDERS e PALE EOLICHE •

03 Settembre 2015, Montescaglioso – Bernalda
Km percorsi: 25

Scena 7

Tappa impegnativa, come dicono le guide serie. Partiamo all’alba.
Sulla sveglia siamo fortissimi in realtà, è la colazione che ci frega sempre. Primo bar, cappuccino e cornetto e alle 8 siamo ancora lì ad attaccare bottone con tutti. Non male visto che ci sono già 27 gradi all’ombra. Temperatura ideale per buttarsi a scollinare, ma la cantilena di “voi siete pazzi” e i “chi ve lo fa fare” sono occasione troppo ghiotta per noi viandanti un po’ stranetti, che ci crogioliamo nello stupore altrui. E poi ormai, a parlare di cinghiali e cani randagi siamo ferratissimi. A sì. Ci galvanizza.
I compari del bar si buttano occhiate di intesa mentre parliamo di andare a Bernalda.
Dopo essere scesi a livello mare lungo un’autostrada divelta (ennesima opera abbandonata incrociata), capiamo il perché. Imbocchiamo un sentiero fra i campi, che si rivela traditore. Nel bosco, in salita, si trasforma in una tappa del tour de France. Ma il morale è alto. Ci vuole ben altro!
Di contro il silenzio é totale. Camminiamo accompagnati soltanto dal fruscio delle pale eoliche che sembrano delle enormi margherite transgeniche.
Ivan prende la tromba e attacca Besame Mucho per la coppia di falchetti, che lentamente girano sopra le nostre teste cacciando lucertole.

La sera facciamo campo dietro una colonica abbandonata, dopo aver percorso un rettilineo che manco in Easy Riders. Un signore ci saluta passando con la sua graziella scalcagnata. Lo rifarà almeno un’altra dozzina di volte, in mezzo a questo nulla di campi arati alle porte di Bernalda.
“Secondo me ci sta controllando” dico ad Ilaria con un filo di preoccupazione.
“ Ma no, sta soltanto facendo un po’ di attività fisica”. Annuisco.
“E per non spararsi probabilmente…”