Ideato dal Laboratorio errante Around the Walk e Fondazione Egri per la danza con la partecipazione e il coordinamento tecnico dell’associazione FormicaLab-Aps di Cuneo e il patrocinio del Comune di Limone Piemonte.
EarthArt é un’azione performativa, un’operazione di land art ideata dal Laboratorio errante di indagine visuale – Around the Walk su proposta e in concerto con la fondazione Egri per la danza di Torino, per la direzione tecnica e logistica dell’associazione culturale FormicaLab-Aps di Cuneo.
EarthArt nasce dalla necessità di creare un percorso simbolico di rinascita per una porzione di territorio della regione Piemonte, provincia di Cuneo, fortemente ferita dagli accadimenti luttuosi della tempesta “Alex” che il 2 ottobre del 2020 ha funestato – oltre a buona parte della francese Val Roja – la Val Vermenagna, il territorio del Comune di Limone Piemonte e parte dei suoi dintorni.
EarthArt unisce e indaga al contempo la danza contemporanea e le discipline visuali per portare in scena una vera e propria scrittura fisica del suolo ferito dalla tempesta, con simboli e segni realizzati a terra da parte dei ballerini della compagnia appositamente attrezzati per l’occasione grazie all’ideazione e creazione dei costumi di Elisa Michelis, portati ad esibirsi nelle location indelebilmente mutate dalla furia dell’acqua.
L’azione trova compimento e perde la propria estemporaneità solo ed esclusivamente attraverso il coinvolgimento del pubblico, al quale è richiesto, al termine della scrittura al suolo, di partecipare fisicamente alla piantumazione di bulbi vegetali di gladioli, ricalcando i passi dei danzatori lungo le tracce lasciate a terra.
La successiva fioritura con la nascita di nuove linee, permette quindi di concludere un percorso di significato che è circolare, che dalla distruzione porta alla rinascita attraverso la mediazione culturale delle arti espressive. La partecipazione attiva del pubblico, inoltre, vuole essere di forte valore catartico, non solo nei confronti del territorio ferito in sè, ma proprio per tutte quelle persone che lo animano, lo vivono e che sono testimoni viventi dell’accaduto, e che partecipando alla performance la tradurranno in un concreto strumento di elaborazione e superamento della sofferenza.